venerdì 13 marzo 2009

Da Strill.it

di Pasquale De Marte - Qualche mese fa, sarà capitato a molti di imbattersi in delle autovetture nere caratterizzate da singolari e mastodontiche antenne, con sulle fiancate l’arcinoto logo di Google.

Per chi non lo sapesse, non erano altro che il mezzo attraverso il quale il colosso di Mountain View avrebbe potuto completare il proprio servizio di Google Maps con la possibilità di destreggiarsi a trecentosessanta gradi all’interno di una strada con una visita virtuale ad "altezza uomo", effettuabile stando comodamente seduti davanti a proprio pc.

Stiamo ovviamente parlando di Google Street che dopo essere stato lanciato all’estero e in quattro città italiane (Milano, Roma, Firenze e Como), viene esteso in altre quattordici località e tra le complessive diciotto privilegiate figura anche Reggio.

Un altro motivo d’orgoglio per una città che, nonostante tanti problemi tutt’altro che contingenti, almeno in campo tecnologico riesce ad arrivare prima degli altri, un po’ come avvenuto in occasione della creazione dell’hotspot gratuito in Via Marina, l’unico nel suo genere in Italia, comparabile solo a quelli di Miami Beach e Barcellona.

La presenza di Google Street potrebbe rappresentare un’occasione per riallacciare un ideale cordone ombelicale tra la terra natia e chi vivea svariate migliaia di chilometri di distanza, potendo, almeno virtualmente, percorrere il lungomare, il Corso Garibaldi e le vie principali nella loro interezza con un ottimo dettaglio.

Targhe, volti e qualsiasi particolare che possa mettere a repentaglio la privacy vengono oscurate da un apposito algoritmo .

E’ facile credere che, però, anche Google abbia grosse difficoltà a ricreare in modo virtuale il piacere di un gelato reggino gustato all’ombra di un maestoso "Ficus" secolare.

Nell’attesa che a Mountain View si attrezzino anche per questo, chi ha la fortuna di poterlo vivere si gode l’unicità del momento.

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